Scrivi un commento
al testo di Patrizia Riscica
Pelle
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Dopo la perdita dell’amnios -vero trauma della vita- la pelle cerca sempre un’altra pelle. Un continuo abbraccio per sopravvivere. Un desiderio incontenibile: stringere, premere, toccare, strofinare. Un massaggio vitale. Il mondo ha un desiderio infinito di sentire altra carne. Il corpo cresce. Cambia colore e odore. Si modella nel corpo del piacere. Le carezze inseguono gli umori per spegnere la fame di esistenza. Il corpo invecchia le carezze diventano lente e sempre più lontane. Quasi non si toccano. Quando la pelle poi rimane sola anche l’anima si accartoccia. (Un corpo dopo l'altro, 2010)
|
Salvatore Pizzo
- 06/03/2018 20:11:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Da pelle a pelle: un viaggio alla riscoperta delle superfici che ci hanno amato, che abbiamo amato o che avremmo potuto amare e che, avremmo voluto, mantenessero per noi uguali caratteristiche al tatto... Sempre di una fisicità che cattura, i tuoi versi deliziosi... Un saluto
|
Patrizia Riscica
- 06/03/2018 16:29:00
[ leggi altri commenti di Patrizia Riscica » ]
Grazie Jacob dellattenzione con cui leggi le poesie, ti sono veramente grata. Questa, come altre che ho pubblicato qui, fa parte di una raccolta, quasi un racconto in versi,"Un corpo dopo laltro", dove si parla di corpo e anima, uniti come qualcosa di ineludibile. Le poesie non sono autobiografiche, anche se questa è unaffermazione errata e mendace, come può non essere autobiografico quello che scriviamo? Pelle (carne e anima) rappresenta il desiderio di essere accanto agli altri in tutte le fasi della vita che questa poesia percorre. Lultimo verso è quello della morte, la nostra vera solitudine e lanima si accartoccia perché cede (cederà) alla morte. Ancora grazie, grazie per farmi capire cosa suscitano le mie parole. Un caro saluto Patrizia
|
Jacob l.
- 06/03/2018 14:01:00
[ leggi altri commenti di Jacob l. » ]
Nelle tue poesie ( in quelle che ho letto ) cè un continuo cercare laltro, "il mondo ha un desiderio infinito di sentire altra carne...", quasi un bisogno, labbraccio come "massaggio vitale". Non saprei, francamente, dire se ciò avvenga. Credo, invece, che la pelle che rimane sola. invecchiata, talvolta e non di rado, porti con sè unanima ravvivata e non accartocciata. A meno che nelle tue poesie ( molto belle e ben scritte) tu abbia inteso ricomprendere anche le carezze e gli abbracci dellanima. Ma credo di no. Saluti J.
|
|
|